Prima di formalizzare l'incarico, il Cliente ha il diritto di ricevere un preventivo scritto dall'avvocato che indichi l'importo complessivo delle spese legali, dettagliando le voci relative ai compensi, anticipazioni (come il contributo unificato, i diritti forfettari, le spese di notifica) e le alt re spese (come le consulenze tecniche, trasferte, etc.). Il preventivo considera gli oneri prevedibili al momento del conferimento dell'incarico, escludendo eventuali attività legali impreviste a causa di circostanze sopravvenute.
In alcune materie, la mediazione obbligatoria è una condizione per procedere con la domanda giudiziale. La mediazione è necessaria per controversie relative a locazione, comodato, affitto di azienda, diritti reali, divisioni, successioni ereditarie, patti di famiglia, risarcimento dei danni da responsabilità medica e sanitaria, responsabilità da diffamazione a mezzo stampa, contratti assicurativi, bancari e finanziari, associazione in partecipazione, consorzio, franchising, contratto d’opera, contratti di rete, contratti di somministrazione, società di persone e subfornitura. La mediazione deve avvenire presso un organismo accreditato con un mediatore imparziale.
Se la mediazione è obbligatoria, è necessaria l'assistenza di un Avvocato che rappresenti il Cliente durante il procedimento.
Il procedimento di mediazione ha una durata massima di sei mesi, a partire dalla presentazione della domanda. Il termine può essere prorogato con l'accordo delle parti.
Se non si raggiunge un accordo, la mediazione si considera conclusa e le parti possono rivolgersi al giudice. Se l'accordo viene raggiunto, le parti sottoscrivono un verbale che ha efficacia di sentenza e può essere eseguito come un titolo esecutivo.
La negoziazione assistita è un procedimento alternativo alla causa legale, applicabile a controversie relative a diritti disponibili, come risarcimento danni da incidenti stradali o pagamenti inferiori a €50.000, sempre che non sia richiesta la mediazione obbligatoria. L'accordo raggiunto in negoziazione assistita ha la stessa efficacia di una sentenza.
Sì, è possibile utilizzare la negoziazione assistita per risolvere in modo consensuale controversie relative a separazioni, divorzi, e modifiche delle condizioni di separazione.
Secondo gli articoli 91 e 92 del Codice di Procedura Civile, la parte soccombente in giudizio deve rimborsare le spese legali alla parte vincitrice, salvo diversa decisione del giudice, che può decidere di compensare le spese in caso di soccombenza reciproca o ragioni eccezionali.
Il contributo unificato è un tributo da pagare all'Erario per avviare una causa civile. Chi inizia il procedimento deve versare una somma stabilita in base al valore della causa. Le persone ammesse al patrocinio a spese dello Stato sono esenti dal pagamento.
Gli atti giudiziari che risolvono o parzialmente risolvono il contenzioso civile sono soggetti all'imposta di registro. Tuttavia, sono esenti dall'imposta alcuni provvedimenti legali, come quelli relativi a matrimonio o previdenza sociale, oltre ad altri provvedimenti specifici previsti dalla legge.
Per la separazione occorre allegare il venire meno della comunione materiale e spirituale tra i coniugi, l'intollerabilità della convivenza, l'assenza di riconciliazione tra i coniugi al momento della domanda. A seguito della Riforma Cartabia (D. Lgs. 149/2022), le condizioni e modalità per procedere con il divorzio sono state semplificate e accelerate. Separazione e divorzio possono ora essere trattati congiuntamente in un unico atto introduttivo se vi è accordo (domanda congiunta). In caso di conflitto, si può proporre la domanda di divorzio già nel ricorso per separazione, affinché possa essere esaminata una volta decorso il termine legale (cosiddetto cumulo delle domande).
L'assegno di mantenimento per il coniuge separato viene determinato in base ai redditi di ciascun coniuge e alla sproporzione economica derivante dalla separazione. Il giudice verifica se esiste un'integrazione economica necessaria per il coniuge con reddito minore.
L'assegno di mantenimento per i figli è calcolato considerando le esigenze del minore, le capacità economiche di entrambi i genitori e il tempo trascorso con ciascun genitore.
Sì, se il figlio maggiorenne non è ancora economicamente indipendente, l'assegno di mantenimento può continuare. Tuttavia, l'assegno non è dovuto se il figlio rifiuta un'occupazione senza giustificato motivo (ad esempio, uno studente fuori corso).
In caso di inadempimento di un contratto preliminare di compravendita, la parte adempiente può agire ai sensi dell'art. 2932 c.c. per ottenere una sentenza che obblighi l'altra parte a rispettare l'accordo.
Se l'inquilino non paga i canoni, il locatore può avviare una procedura di sfratto per morosità, previa intimazione formale. Questo procedimento richiede l'omesso pagamento di almeno una mensilità di canone oppure oneri accessori (ad es: spese condominiali) per un ammontare non inferiore a due mensilità.
La delibera condominiale può essere impugnata entro 30 giorni dalla sua comunicazione, se contiene vizi che ne comportano l'annullabilità.
La differenza rileva ai fini dell’impugnazione, posto che solo in caso di nullità l’impugnativa può essere proposta senza limiti di tempo. Sono nulle le delibere con oggetto impossibile, illecito o indeterminato, contrarie all’ordine pubblico, quelle assunte al di fuori della competenza dell’assemblea o quelle lesive dei diritti di uno o più condomini.
L'amministratore può essere revocato dall'assemblea condominiale con le stesse maggioranze previste per la nomina, senza necessità di giusta causa, oppure da un'autorità giudiziaria in presenza di gravi irregolarità.
Le spese condominiali regolarmente approvate dall’assemblea in sede di rendiconto devono essere corrisposte e non possono essere autonomamente compensate, fatto salvo il diritto di agire ai fini dell’accertamento della responsabilità del Condominio e conseguentemente del risarcimento del danno ovvero dell'eventuale credito a favore del condòmino stesso.
Gli eredi legittimi sono coloro che, in assenza di testamento, sono chiamati ad ereditare secondo la legge (coniuge, discendenti, ascendenti, etc.). Gli eredi legittimari hanno diritto ad una quota di legittima, indipendentemente dalle disposizioni testamentarie del defunto.
Il testamento può essere impugnato in caso di vizi formali (es. testamento olografo non scritto di pugno dal testatore) o per vizi sostanziali, come violenza, errore o dolo nel momento della redazione.
Sì, il minore può essere erede, ma non può accettare l'eredità senza l'intervento del legale rappresentante (solitamente i genitori), che deve farlo con beneficio di inventario.
Il P atrocinio a spese dello Stato è un beneficio che consente alle persone che non hanno sufficienti risorse economiche di accedere gratuitamente o con una contribuzione ridotta alla difesa legale. Se il giudice accoglie la richiesta, il Cliente sarà assistito da un avvocato, e tutte le spese processuali saranno a carico dello Stato. Questo beneficio è disponibile per chi ha un reddito inferiore a determinati limiti stabiliti dalla legge.
Il risarcimento danni è il compenso che una persona può richiedere quando ha subito un danno a causa di un altro soggetto. Questo danno può essere di tipo materiale (ad esempio danni fisici o alla proprietà) o morale (ad esempio danni psicologici o alla reputazione). Il risarcimento è stabilito in base al danno subito e può essere richiesto in vari ambiti, come incidenti stradali, responsabilità medica, infortuni sul lavoro, etc.
Le cause civili riguardano conflitti tra privati cittadini o tra cittadini e istituzioni, e si concentrano su risarcimenti danni, contratti, proprietà, successioni, separazioni, divorzi, ecc. Le cause penali, invece, riguardano reati e crimini, e sono avviate dallo Stato per punire chi viola la legge, come nel caso di furti, aggressioni, frodi o altri reati.
Se hai subito un danno a causa di un errore medico, puoi agire legalmente per ottenere un risarcimento. Il procedimento prevede l'accertamento dell'errore da parte di un medico esperto e, in caso di responsabilità, la richiesta di risarcimento danni. La consulenza di un Avvocato specializzato in diritti dei pazienti e responsabilità medica è fondamentale per supportarti in questo tipo di procedimenti legali.
In caso di incidente stradale, la prima cosa da fare è assicurarsi che tutte le persone coinvolte siano al sicuro e che non ci siano feriti. Successivamente, è importante compilare il modulo di constatazione amichevole e raccogliere tutte le prove disponibili (foto, testimonianze, etc.). Se ritieni di aver subito un danno, puoi avviare una causa legale per risarcimento danni, soprattutto se l’incidente è stato causato dalla negligenza di un’altra persona.
Sì, se un contratto non viene rispettato da una delle parti, puoi fare causa per violazione contrattuale. Questo può avvenire per mancata esecuzione o inadempimento degli obblighi previsti dal contratto. L’azione legale mira ad ottenere il risarcimento del danno subito o a costringere l’altra parte a rispettare il contratto.
Sì, è possibile contestare una multa stradale se ritieni che sia stata applicata ingiustamente. La contestazione deve avvenire seguendo una procedura legale ben definita, e può essere basata su vizi di forma, errori nel verbale, o situazioni particolari che giustifichino l’infrazione.
In presenza di un testamento, il patrimonio del defunto viene distribuito secondo le volontà espresse nel documento. Se il testamento è valido e non ci sono contestazioni legali, la divisione dei beni avviene come stabilito dal testatore. Tuttavia, se il testamento è impugnato (ad esempio, per vizi di forma o mancanza di capacità), il giudice deciderà sulla sua validità.
Se hai una controversia commerciale con un fornitore o un cliente, la prima cosa da fare è cercare di risolvere il conflitto bonariamente attraverso la mediazione o la negoziazione assistita. Se ciò non è possibile, un avvocato specializzato in diritto commerciale può aiutarti a risolvere la controversia attraverso una causa legale.
Se non saldi un debito, il creditore può avviare un'azione legale per il recupero del credito. Questo può comportare, ad esempio, il pignoramento di immobili e/o dello stipendio. È importante consultare un Avvocato per esplorare soluzioni alternative, come un piano di rientro o la negoziazione di una riduzione del debito.
Un contratto di locazione è un accordo tra un locatore (proprietario) e un conduttore (inquilino), che stabilisce le condizioni d'uso di un immobile. Come locatore, hai il diritto di ricevere il pagamento del canone di locazione, ma anche l'obbligo di mantenere l'immobile in buono stato. Se l'inquilino non paga o danneggia l'immobile, puoi avviare azioni legali per risolvere il contratto e chiedere il risarcimento dei danni.